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    Romania - Identità nazionale - Le regioniRomania - Identità nazionale - Le regioni


     
    SCN 2013 - Progetto Comune di Monopoli
    I Confini della cittadinanza
     



    BUCAREST

    “Storia di una città palpitante”

    Abitata fin dal neolitico, la prima attestazione documentaria di Bucarest risale al 20 settembre 1459. Nel 1659 Bucarest diventa la capitale di Ţara Românească (Paese Romeno) o Valacchia. Nel XVIII secolo la città si arricchisce grazie alla costruzione di nuove Chiese e Monasteri, brillanti testimonianze dell’architettura romena. Un esempio eloquente è rappresentato dalla Cattedrale Patriarcale.

    L’unione dei Principati romeni (Moldavia e Valacchia) avvenuta nel 1859 dà un nuovo slancio alla Capitale, che diventa la più importante città del sud-est d’Europa dopo Istanbul.

    L’organizzazione amministrativa, attraverso la creazione del Comune della città (1864), il rafforzamento dell’autorità statale, attraverso l’incoronazione del Re Carol (1881), hanno un ruolo benefico nello sviluppo armonioso di Bucarest.

    Alla fine del XIX secolo vengono costruiti i gran viali a croce e i grandi Palazzi, che sono diventati simboli della Capitale: l’Ateneo Romeno, il Palazzo delle Poste, il Palazzo del Patriarcato, il Museo Nazionale di Storia, il Tribunale, l’Università.

    Città di pianura, circondata da macchie isolate di foreste, è attraversata dal fiume Dâmboviţa e ha intorno a sé una “ghirlanda” di laghi, che le assicura l’umidità necessaria nelle torridi estati. La popolazione è di circa 2.300.000 abitanti, più del 90% di essa è di nazionalità romena. In percentuali diverse ci vivono anche rom, magiari, tedeschi, ebrei, bulgari, greci, italiani, armeni. La maggior parte della popolazione è cristiana ortodossa, seguono i romano-cattolici ed i greco-cattolici.





    MUNTENIA

    “Terra di vaste pianure ed alte montagne”

    La terra tra i Carpazi, le acque del Danubio e dell’Olt è tanto varia quanto diversi sono i nomi con la quale è conosciuta: Valacchia, principato di Valacchia, Muntenia. Questa regione si scopre poco a poco, da Bărăgan, granaio del Paese, fino alle vette che circondano le più frequentate località del Paese, quelle dalla Valle Prahova. Tra esse Sinaia, dove si trova il Castello Peleş, un capolavoro dell’architettura neo-rinascimentale tedesca, uno dei palazzi reali meglio conservati in Europa.

    SPECIALITÀ GASTRONOMICHE

    Da assaggiare le piccanti salsicce di Pleşcoi dalla Valle di Buzău, accompagnate dal vino rosso Feteasca Nera.

    APPUNTAMENTI

    Da sentire la musica di George Enescu ad agosto, nell’occasione del Festival Internazionale di musica colta, Casinò di Sinaia.





    OLTENIA

    “Tradizioni straordinarie ed un paesaggio mozzafiato”

    L’Oltenia è famosa per le sue bellezze naturali e le sue tradizioni. Nella Valle dell’Olt ci sono le vestigia dei Geto-Daci, antichi abitanti di queste terre, o la catena di fortezze romane, segno della millenaria storia di questa zona. La stessa area offre i suoi monasteri ed eremi con una profonda e tranquilla aria medievale: Cozia (sec. XIV), Tismana (sec. XIV), Horezu (sec. XVII, si tratta del più bel complesso di architettura Brâncoveanu del Paese, incluso nel Patrimonio mondale dell’UNESCO), Polovragi (sec. XVII). Questi posti sacri sono serviti sia come luogo di preghiera, come scuole e centri di cultura, nonché come rifugio contro gli invasori e luogo di decisione politica.

    SPECIALITÀ GASTRONOMICHE

    Da assaggiare le salsicce “Zaibăr” accompagnate dall’omonimo vino


    APPUNTAMENTI

    Da vedere:
    • a giugno la fiera dei vasai: artigiani popolari che lavorano la splendida ceramica di Hurez.

    • ad agosto il festival dedicato alla famosa danza popolare “Il Căluş”, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
     



    BANATO

    “Dove la gente parla la lingua della prosperità”


    La più occidentale regione della Romania è orgogliosa delle sue rarità, respira un’aria occidentale e conserva varie tradizioni, come il suo carattere multietnico e multiconfessionale, dato dalla presenza dei romeni, degli ungheresi, dei tedeschi e dei serbi.

    La rivoluzione del 1989 è scoppiata a Timişoara, città “fiamma” della regione, diventata la prima città martire dichiarata libera dal comunismo.

    Il Banato invita ad esplorare i parchi e le riserve naturali come: Porţile de Fier, Cheile Nerei-Beuşniţa, Domogled-Valea Cernei oppure Semenic-Cheile Caraşului o ad entrare nella Grotta Azzurra di Pietroasa.
    Il Banato ti invita a riposare o a fare dei trattamenti nella millenaria e famosa stazione termale di Băile Herculane.

    SPECIALITÀ GASTRONOMICHE

    • Da assaggiare lo squisito vino rosso dal Vigneto di Miniş

    APPUNTAMENTI

    • Da vedere il Natale serbo il 7 gennaio, vecchio calendario ortodosso

     
     




    MARAMUREŞ

    “Tra antiche tradizioni e colori intensi”

    Raramente si trova un posto in Europa dove le antiche tradizioni siano tanto rispettate come nel Nord-Ovest della Romania, dove i costumi e l’universo domestico sono inalterati. Nella terra storica di Maramureş, il tempo sembra essersi fermato: la gente si veste ancora come i loro antenati di quasi duemila anni fa. Chi viaggia in questa regione può ancora ammirare gli abiti popolari, le famose camicie ricamate, gli impianti vecchi come il mulinello per lavare i tessuti pesanti o le feste di Pasqua che fanno parte di un universo inalterato come la civiltà del legno.

    Otto delle famose chiese di legno di quercia o abete, con le torri che tendono a raggiungere il cielo, sono comprese nel patrimonio mondiale dell’UNESCO e fanno parte dei circuiti turistici.

    Il Maramureş è affascinante anche perché la sua gente ama cantare.

    SPECIALITÀ GASTRONOMICHE

    • Da assaggiare l’acquavite di frutta (prugne) del Maramureş chiamata “Horincă”, molto profumata, ma fortissima.

     
     




    CRIŞANA


    “Terra tra fiumi piccoli e rapidi”

    Crişana è la regione alla quale viene applicato il principio che le essenze forti sono conservate in piccoli contenitori.

    Gole, cascate, grotte, tutte sono riunite in una terra vasta, un po’ più ampia della superficie di una contea.

    Oltre queste bellezze della natura, la mano dell’uomo ha lasciato molto la sua impronta in Crişana: meritano una visita le vestigia della Fortezza di Oradea, una cittadella con cinque bastioni agli angoli, oppure la fortezza dei Daci, Ziridava.

    SPECIALITÀ GASTRONOMICHE

    • Da assaggiare il “bulz” fatto di polenta, pancetta fritta e fette sottili di formaggio morbido (tipico romeno).

    • Il vigneto Diosig-Cadea-Săcuieni attira l’attenzione attraverso il complesso di 25 cantine per l’invecchiamento del vino.

    APPUNTAMENTI


    • A luglio appuntamento col Festival del canto, dell’abito e della danza tradizionale di Bihor.


     



    TRANSILVANIA


    “Terra grandiosa al di là della grande foresta”

    La Transilvania è una difesa naturale, con foreste dense, protette dai Carpazi. La regione gode di una natura bella, un altopiano fertile e una popolazione multietnica, laboriosa e creativa. Qui si trovano i migliori centri medievali dell’Europa con architettura sassone: Braşov, Sibiu (ex capitale europea nel 2007) e Sighişoara. Le Chiese fortificate sparse nei suoi villaggi attirano l’attenzione dei turisti.

    Le montagne della Transilvania hanno tesori del Medioevo, ma anche tesori naturali: i laghi glaciali di Retezat, la grotta Scărişoara, il Parco Nazionale di Piatra Craiului, dove gli orsi si sentono a casa, i Monti Orăştie.

    SPECIALITÀ GASTRONOMICHE


    • Da assaggiare l’ottimo formaggio in salamoia. Il miglior formaggio di pecora lo si trova presso i pastori di Mărginimea Sibiului.

    • Il vigneto Diosig-Cadea-Săcuieni attira l’attenzione attraverso il complesso di 25 cantine per l’invecchiamento del vino.

    APPUNTAMENTI

    • Ad agosto a Mediaş con spettacoli di tipo medievale.


     


    BUCOVINA

    “Tra il blu di Voroneţ e il verde delle creste montane”
     
    La Bucovina è la regione dove la natura, la divinità e la gente si strinsero la mano. In questa terra sembra che la divinità abbia dipinto i paesaggi e poi abbia aiutato la gente a dipingere le chiese.

    La regione nascosta nelle montagne è famosa per il blu puro di Voroneţ, il famoso monastero chiamato anche la “Cappella Sistina dell’Oriente”, ma anche per gli altri monasteri dipinti in modo espressivo i quali l’adornano. Le Chiese, incluse nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, con affreschi esterni realizzati nei secoli XV-XVI, sono la principale meta turistica della zona.

    Il fascino della Bucovina consiste nelle sue meravigliose chiese, ma anche nelle sue creste, colline parallele coperte di foreste di faggio, abete o abete rosso. La genialità popolare ha creato le belle cantilene e ballate, i tappeti tessuti in casa (“scoarţe e lăicere”), la ceramica nera di Marginea e le uova dipinte.

    APPUNTAMENTI

    • Appuntamento ogni giugno con il Festival folkloristico nella località di Straja, per le tradizioni di nozze in Bucovina.


     


    MOLDAVIA

    “Creazione della natura generosa e della gente dinamica”
     
    La Moldavia è una regione in cui il fascino della natura e la vita pastorale si uniscono alla spiritualità e alla cultura dei suoi abitanti gentili. La terra di Neamţ è una delle principali attrazioni turistiche della Moldavia. Qui ci sono i monasteri con il maggior numero di monache nel Paese (Agapia accoglie 300 monache) e di monaci (Neamţ).

    La Moldavia è un luogo incantevole, sia per l’occhio che per lo spirito. È la regione di provenienza del poeta nazionale dei romeni, Mihai Eminescu, ma anche dal famoso narratore Ion Creangă.

    SPECIALITÀ GASTRONOMICHE

    • Da assaggiare “Poale-n brâu”, le deliziose torte con formaggio salato e dolce, accompagnate da vini bianchi di Cotnari e Odobeşti.

    APPUNTAMENTI

    • Il primo venerdì dopo Pasqua gli ortodossi romeni vanno in pellegrinaggio al monastero Bistriţa in occasione della festa religiosa Izvorul Tămăduirii (“La Fonte della Guarigione”).


     


    DOBROGEA

    “La terra tra le acque”
     
    Tra il Danubio e il Mar Nero c’è una terra piena di storia, umida e secca allo stesso tempo, giovane ma anche vecchia, un territorio dove convivono pacificamente molti gruppi etnici.

    La Dobrogea è una terra di contrasti, estesa tra i distretti Tulcea e Costanza nel Sud-Est della Romania. Il Delta del Danubio è la più giovane terra romena e il delta dell’Europa (2.681 Km2) meglio conservato. Tra le braccia del Delta del Danubio: Chilia, Sulina e St. Gheorghe – nel labirinto esotico di canne, canali, laghi, paludi, isole galleggianti e banchi di sabbia, vivono molte specie rare di pesci, uccelli, alberi e piante. Il litorale romeno del Mar Nero si estende su 75 chilometri di costa. Nelle poche aree non inondate dal Danubio si sono stabiliti oltre ai romeni, lipoveni, ucraini, turchi, greci ed armeni.

    Nel corso della storia, la regione conobbe la civiltà greca, romana e bizantina, le cui tracce si trovano anche oggi sul suo territorio: la colonia greca Histria, il più antico insediamento del territorio (657 a.C.); Tropaeum Traiani di Adamclisi (109 d.C.), monumento trionfale romano per la celebrazione della vittoria delle legioni romane sui Daci.

    SPECIALITÀ GASTRONOMICHE

    • Da assaggiare la tipica zuppa di pesce accompagnata da vini bianchi e rossi.

    APPUNTAMENTI

    • A settembre, a Costanţa appuntamento col Festival artistico della minoranza turco-tartara.

     

     
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