COMUNICATO STAMPA N.2951
11 ottobre 2016 Sdemanializzazione aree militari (ex capannoni) Approvata la richiesta di acquisizione a titolo non oneroso da parte del Comune entro 90 giorni Nella seduta del 10 ottobre scorso il Consiglio Comunale su proposta l’Assessore alla Pianificazione Integrata del Territorio e Demanio Stefano Lacatena ha approvato all’unanimità la variante programmatica del Piano Urbanistico Generale per la sdemanializzazione delle aree militari (attribuzione a titolo non oneroso dell’immobile riconosciuto in catasto fg. 11 ptc 2564). Si tratta del completamento della procedura di sdemanializzazione (art. 56 bis del d.Lvo 69/2013) con il quale si prevedeva la sdemanializzazione a titolo gratuito di immobili dello stato non più funzionali per le attività centrali. Nel novembre 2013 il comune di Monopoli richiese l’attribuzione dell’area denominata ex Capannoni in fregio a via Arenazza e, dopo un primo diniego da parte della agenzia del Demanio, si trovò una soluzione che prevedeva il mantenimento a favore dello stato degli immobili esistenti su via Aldo Moro e la cessione a favore del comune degli ex capannoni, secondo una dividente condivisa in loco. Con l’approvazione avvenuta in aula, il Consiglio Comunale ha confermato la richiesta fatta dal Sindaco Emilio Romani perché si possa, entro 90 giorni, formalizzare il trasferimento del bene al patrimonio disponibile dell’ente. La delibera approvata contiene altresì la variante programmatica al Pug perché gli immobili militari esistenti in fregio a via Aldo Moro verranno dismessi a favore del ministero dell’interno per la realizzazione delle caserme della Polizia di stato e della Guardia di Finanza nell’ottica del contenimento della spesa pubblica per i presidi attualmente ubicati in immobili privati. La parte invece che verrà trasferita al Comune prenderà la destinazione prevista dallo stesso piano in caso di dismissione (parchi pubblici) e si potrà così pensare ad un progetto di riuso, per fini pubblici, degli immobili esistenti attraverso la creazione di un polo fieristico-mercatale che crei una nuova occasione per la città ma che sia contestualmente un luogo per rigenerare una cultura del “tempo libero”.
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