COMUNICATO STAMPA N.2891
27 luglio 2016
Accordo bonario per la demolizione fabbricati Cala Fontanelle
Riconsegna al Comune della sezione 5 e della sezione 11 (entro il 31 gennaio 2017) Riconsegna al Comune di Monopoli della sezione numero 5 di Cala Fontanelle all’atto della sottoscrizione dell’accordo bonario e riconsegna al Comune della sezione 11 (libera e sgombra da persone e cose e dagli immobili realizzati che dovranno essere demoliti a cura e spese degli attuali occupanti) entro e non oltre il termine inderogabile del 31 gennaio 2017. È quanto prevede la delibera di Giunta Comunale approvata dalla Giunta Comunale nella seduta del 27 luglio su proposta dell’Assessore alla Pianificazione Integrata del Territorio e Demanio Stefano Lacatena che definisce i contenuti dell’accordo bonario con gli attuali occupanti dell’area comunale dei cantieri navali di Cala Fontanelle (Vito Antonio Saponara e Vincenzo Saponara). È, altresì, stato stabilito che gli attuali detentori, non avendo mai corrisposto le indennità per l’occupazione, si obblighino a proprie cure e spese alla demolizione dei manufatti abusivi ed al conferimento a discarica di tutti i tipi di rifiuti, corrispondendo la somma di Euro 72.226,76 in 14 rate di importo pari a Euro 5.159,05. Il Comune di Monopoli si impegna a rinunciare all’azione diretta al risarcimento danni intrapresa con la costituzione di parte civile in sede penale nei giudizi dinanzi al Tribunale Penale di Bari. Entrambe le parti in causa rinunciano al contenzioso pendente (ricorso al Consiglio di Stato e costituzione di parte civile). I sopralluoghi effettuati dalla Polizia Locale nel 2013 evidenziarono una serie di abusi (presenza indifferenziata di amianto sull’intero sito e assenza di titoli edilizi inerenti le strutture adibite a cantieri navali) e precarie condizioni igienico sanitarie e di sicurezza sul lavoro. L’Ufficio Tecnico Comunale di Monopoli emise le ordinanze volte a rimuovere gli abusi riscontrati. Le diverse ditte provvidero alla rimozione di tutte le strutture di copertura in amianto ma proposero ricorso al Tar, salvo giungere ad un accordo transattivo al quale non aderirono Vito Antonio Saponara e Vincenzo Saponara. Intanto, il ricorso al Tar fu rigettato e contro tale dispositivo i due ricorrenti presentarono appello al Consiglio di Stato. Nelle more del giudizio è emersa da entrambe le parti in causa la volontà di giungere ad una definizione bonaria della vertenza così come ora approvata dalla Giunta Comunale.
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