COMUNICATO STAMPA N.1509
31 gennaio 2013
«Con le borse lavoro incentiviamo l’occupazione» Il Sindaco Emilio Romani risponde alle perplessità sollevate dalla Cgil
«Incentivare l’occupazione: questo stiamo provando a fare con il bando delle borse lavoro. So bene che in un periodo di crisi ci sono tante aspettative ma non è nelle facoltà del Comune di Monopoli firmare contratti di lavoro a tempo determinato ma fornire ad alcuni giovani una esperienza lavorativa che serva di accrescimento professionale e speranza per il futuro». Così il Sindaco di Monopoli, Emilio Romani, risponde alle perplessità sollevate dalla Cgil.
«La Cgil parla di discussione sull’abolizione dello stage quando in realtà la Conferenza Stato-Regioni discute di una regolamentazione che vada a tutela dei lavoratori prevedendo una indennità minima (€ 400 mentre il Comune ne offre € 500)», prosegue il Sindaco di Monopoli. Che sottolinea: «Si sono posti tanti interrogativi, peccato che per ognuno di essi il bando sia molto chiaro. Sono forniti i criteri sulla base dei quali verrà formata la graduatoria (ISEE, curriculum, invalidità, disabilità): e proprio per evitare insinuazioni il principale criterio è il reddito ISEE, fattispecie sulla quale è evidente l’estraneità del Comune e della commissione».
«Effettuata la graduatoria, dei primi 15 (tanti sono quelli che le risorse a disposizione riescono a finanziare)», prosegue Romani, «si esamineranno le esperienze e le attitudini lavorative per verificare se c’è corrispondenza con quanto richiesto dalle aziende. Non è una scelta discrezionale ma un abbinamento logico sulla base della coincidenza di domanda ed offerta, che verrà verificato a mezzo incontro fra giovane ed azienda. I profili, pertanto, non sono quelli che si inventa l’Amministrazione Comunale ma quelli che ci forniscono i ragazzi e le aziende».
«Desidero svolgere il mio ruolo, nei limiti delle competenze che ci fornisce la legge, fino in fondo: questo bando ne è parte integrante e non ho nessuna intenzione di chiederne il ritiro», conclude Emilio Romani.
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