COMUNICATO STAMPA N.1229
16 marzo 2012 Randagismo, intervento dell’Assessore Rotondo «Da ultimo abbiamo avviato la sterilizzazione dei cani padronali nell’agro» «Il randagismo si combatte con provvedimenti seri e non solo a parole come hanno fatto le precedenti amministrazioni comunali. E questo assessorato da tempo ha avviato una politica che mira a affrontare il fenomeno». Lo afferma l’Assessore all’Ambiente del Comune di Monopoli Antonio Rotondo. «È vero che una attenta attività di cattura, ricovero, custodia (con annessa microchippatura, sterilizzazione, ecc.) dei cani è un atto dovuto per qualsiasi Comune», sottolinea Rotondo, «ma forse a qualcuno è sfuggito che recentemente questa Amministrazione Comunale ha avviato la campagna di sterilizzazione gratuita dei cani padronali dell’agro. Non si tratta di un provvedimento di poco conto se si considera che i cani padronali presenti nelle campagne, spesso in stato di libertà, generano cucciolate numerose e quasi sempre indesiderate che vanno ad incrementare il numero dei randagi sul territorio. Un progetto avviato con fondi regionali e comunali, parte dei quali stanziati dalla precedente amministrazione e mai utilizzati a testimonianza di quanto le idee non bisogna solo averle ma anche metterle in pratica». «Senza dimenticare», prosegue Rotondo, «che già tre anni fa abbiamo previsto un premio di 150 euro a coloro che avessero adottato un cane, dotato di microchip elettronico, presente al canile. Un provvedimento che ha permesso al cane di avere una vita più dignitosa e nello stesso tempo di liberare il canile e far risparmiare risorse economiche all’ente. Ad oggi sono circa 70 i monopolitani, che colgo l’occasione per ringraziare, che hanno aderito all’iniziativa. Inoltre, di concerto con la Polizia Municipale abbiamo avviato una serie di controlli nei canili di Brindisi, Cassano, Trani e Monopoli per verificare la condizione dei nostri cani». «Di contro», conclude Rotondo, «quando ho assunto la guida dell’Assessorato all’Ambiente ho trovato una situazione disastrosa: il canile era sottosequestro, per la sua realizzazione era stata impegnata solo una parte delle somme e nel rifugio canino non c’erano cani microchippati. Sfido, dunque, l’opposizione cittadina a dirci pubblicamente cosa hanno fatto loro per risolvere il problema quando hanno governato la città al cospetto degli interventi di questa Amministrazione Comunale che lo ha almeno affrontato».
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