Cristo delle Zolle: deliberato il recesso dal contratto
Necessaria la manifestazione di volontà del Consiglio Comunale

Non idonea e sostenibile. Con questa motivazione la Giunta Comunale nella seduta del 1° marzo ha rigettato la proposta presentata dall’unica ditta concorrente alla pubblica indagine di mercato finalizzata all’affidamento a terzi della gestione della ex Chiesa rurale di contrada Cristo delle Zolle. L’esecutivo ha ritenuto che “a fronte della concessione dell’immobile finalizzata ad una gestione economicamente remunerativa, non si riscontra un corrispondente e significativo abbassamento o azzeramento degli oneri di locazione a carico del Comune, che resterebbe tenuto al pagamento del canone per il 100% per i 5 anni successivi all’avvio della gestione e per l’85% per il periodo residuo”. Inoltre, “non è garantito un uso della struttura totalmente conforme a quanto disposto dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 54 del 13 settembre 2006”.

Con nota del 1° dicembre 2016 era stato richiesto al concorrente la disponibilità ad accogliere alcune condizioni migliorative per l’interesse dell’Ente: il rimborso canone per il 30% a decorrere dal 1° anno di gestione; e l’impegno ad un rispetto puntuale e tassativo dello svolgimento delle attività di progetto coerenti con gli obiettivi culturali posti a base di gara, con particolare riferimento al divieto di svolgimento di attività di discoteca. La ditta concorrente nel rigettare la richiesta di maggiori esborsi economici rispetto e le limitazioni gestionali proposte dall’Amministrazione, aveva chiesto di prendere le proprie decisioni relative all’eventuale assegnazione sulla sola base dei termini proposti e specificati dalla stessa in sede di gara.

Conseguentemente, così come previsto dalla Deliberazione di Giunta Comunale n. 148 del 5 agosto 2015, si è deliberato di recedere dal contratto di locazione. Ciò determinerà un risparmio dal pagamento dei canoni di locazione (€ 17.459,33 annui sino al 2026), dei costi vivi di manutenzione ordinaria, dei costi da utenze, dei costi di investimento relativi all’allestimento tecnico per agibilità degli spazi interni non previsto nel progetto originario ed oggi necessario per garantire una fruizione piena e per l’intero anno dell’immobile e dei costi di produzione artistica e/o di organizzazione eventi e allestimento necessari alla realizzazione di eventi culturali.

La comunicazione di recesso dovrà essere comunicata al proprietario dell’immobile dopo necessaria e conforme manifestazione di volontà del Consiglio Comunale che nel 2006, approvò il “ Progetto Integrato per lo svolgimento di attività culturali e per la valorizzazione del Borgo Rurale ‘Cristo delle Zolle ” di proprietà privata con l’utilizzo di fondi pubblici e manifestò volontà di acquisire disponibilità dell’immobile per 20 anni. Le esigenze di interesse pubblico, evocate dal Consiglio Comunale nel 2006 finalizzate a dotare la città di Monopoli di un centro culturale polifunzionale, oggi possono ampiamente essere assolte con la imminente apertura di immobili comunali destinati precipuamente alla promozione culturale (Radar e Biblioteca Rendella). Il recesso anticipato di circa 10 anni del contratto determina la conseguenza di lasciare al privato il beneficio di un investimento finanziato con fondi pubblici che avrebbe dovuto essere finalizzato alla pubblica utilità per almeno venti anni. Infine, è stato disposto che è necessario esercitare il diritto di recesso accompagnato da una richiesta di indennizzo che, considerato il formale consenso del locatore alla realizzazione delle migliorie poste in essere in esecuzione del progetto di ristrutturazione “è corrispondente alla minor somma tra l’importo della spesa e il valore del risultato utile al tempo della riconsegna”.