“Conoscete qualcosa che venga dalla Cina?”. “Sì, le schifezze” – ha risposto un bambino durante un laboratorio di intercultura condotto in una scuola dell’infanzia.
Come dargli torto? Nel comune sentire, ma anche nella realtà, ciò che è Made in China è sinonimo di prodotti di bassa qualità, se non addirittura dannosi e di certo non adatti ai bambini. Si pensi ai giocattoli privi di marchio CE.
Ma perché ciò che è una verità parziale non diventi una verità assoluta e discriminatoria di una civiltà e di un popolo, trasformandosi da stereotipo in pregiudizio, la sinologa Margherita Sportelli ha estratto dalla sua valigia dei viaggi in Cina alcune “cose”, oggetti di una civiltà umana ricca di una cultura altamente testualizzata: pennelli, inchiostri da collezione, la pietra di supporto alla soluzione dell’inchiostro, rotoli dipinti con tecnica tradizionale.
In una piccola mostra temporanea allestita in Libreria, saranno quindi in esposizione i cosiddetti Wen fang si bao 文房四宝, “i quattro tesori del letterato”, sempre presenti nello studio del calligrafo cinese: bi 笔 (pennello), mo 墨 (inchiostro), 纸 zhi (carta) e yan 砚 (pietra da inchiostro).
Ma la piccola mostra di “cose di Cina” esporrà anche altre produzioni, delle quali non sveliamo il “mistero” e alcune foto artistiche delle metropoli contemporanee, aggredite da una violenta urbanizzazione: apparirà una Shanghai inedita, in bianco e nero, con un tocco di “rosso”, come nella migliore tradizione.

A conclusione dei Corsi di Lingua e Cultura Cinese tenuti in Libreria nel corso della prima metà di quest’anno 2016, saranno consegnati gli attestati di partecipazione e di merito agli studenti e sarà dato “un assaggio” di Cina.

 

Informazioni: Libreria Minopolis – via Rattazzi 18 – 080 9373619
L’incontro è libero e aperto al pubblico