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    I Teatri pugliesi fra ’800 e ’900 in Mostra  I Teatri pugliesi fra ’800 e ’900 in Mostra
    Pubblicato da: sante.scarafino

    I Teatri pugliesi fra ’800 e ’900
    in Mostra al Castello di Monopoli
    Castello Carlo V - Dal 7 agosto al 12 settembre

    L’obiettivo di realizzare una  Mostra sui Teatri Pugliesi fra ‘800 e ‘900 che il Comune di Monopoli ha voluto fortemente realizzare nel suggestivo Castello rinascimentale, con la collaborazione scientifica e operativa  dell’Associazione Culturale Comunic’Arteventi, vuol essere un chiaro segnale per la comunità monopolitana, il comprensorio e la regione di volontà di apertura dei propri spazi espositivi per valorizzare il nostro patrimonio culturale, proponendo all’attenzione del pubblico, dei turisti, dei giovani, quell’importante segmento rappresentato dai teatri storici pugliesi che la Mostra consente di cogliere e rivisitare, in una visione ampia e sfaccettata, come “luoghi di cultura” e, insieme, “vetrina della società”.
    La scelta progettuale e tematica ha inteso documentare e illustrare la storia dei teatri pugliesi all’interno di un arco cronologico compreso fra i primi decenni dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, tralasciando vicende e cronache più recenti.
    Quella che emerge, ripercorrendo storicamente la nascita dei teatri storici nella nostra regione, è una vera e propria “rete” di spazi teatrali, costruiti in Puglia, nelle città, nei centri medio grandi e in quelli minori, fra i primi anni dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento: un arco cronologico denso di cambiamenti negli assetti sociali, nei modelli comportamentali, che vede l’inarrestabile ascesa di una classe borghese sensibile ai moti dello spirito e attenta ai nascenti fenomeni culturali. Decenni caratterizzati dall’espansione urbanistica e dalla creazione di nuovi borghi, in cui il teatro rappresenta un’istituzione strettamente legata alla città ed al suo territorio, uno spazio “vissuto” dalla collettività e non più luogo privilegiato per pochi, motivo di orgoglio, simbolo di modernità e progresso in una regione dalla solida tradizione musicale.
    Un patrimonio, quello costituito dall’architettura teatrale, talvolta danneggiato dall’avvento del cinema e dalle conseguenti trasformazioni, ma che fortunatamente, già da qualche decennio ha registrato un notevole interesse, con conseguenti iniziative tese al restauro ed al recupero funzionale di teatri da tempo abbandonati.
    Fra gli anni Settanta e Ottanta una sempre maggior presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica da un lato e l’attività di tutela svolta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dall’altro, sono state determinanti per salvare numerosi teatri storici da trasformazioni in cinematografi o da inadeguate destinazioni d’uso; e risalgono allo stesso periodo le prime fondamentali indagini sul sistema teatrale in Puglia.
    La Mostra intende sottolineare i diversi aspetti di quelli che furono nello stesso tempo “luoghi di cultura” e “vetrina della società” perché si acquisisca la consapevolezza che il teatro svolge un ruolo sociale di affermazione dell’identità culturale, luogo di incontro e confronto, di aggregazione, di sperimentazione di nuove forme espressive e, dunque, parte essenziale del nostro patrimonio legato alla storia ed
    alla cultura della regione.
    Nella sezione della mostra dedicata ai teatri sono stati presi in considerazione quelli artisticamente più significativi e meglio conservati, quelli restaurati e salvati, quelli di grande tradizione, documentati da pannelli illustrativi e foto d’epoca; a questi sono stati accostati alcuni fra quelli per così dire “violati” dalle trasformazioni, di cui resta spesso la sola facciata.
    Non poteva mancare un riferimento  a musicisti pugliesi come Paisiello, Piccinni, Traetta, van Westerhout, Mercadante, Giordano, cui numerosi teatri sono dedicati e al talento monopolitano, espresso da Giacomo Insanguine e Orazio Fiume, di cui sono esposti spartiti, ritratti, ricordi personali.
    L’attività artistica che si è svolta nei teatri pugliesi è illustrata, invece, da locandine, programmi, fotografie, bozzetti.
    L’iniziativa è accompagnata da un catalogo, realizzato dall’Associazione Culturale comunic’Arteventi con contributi e testi di Michela Tocci, curatrice della mostra, di Annalisa Basso, Dinko Fabris, Lisa Pietropaolo,  con fotografie di Michele Roberto.

    Un approccio “coinvolgente” dedicato ad un pubblico curioso e soprattutto ai giovani che, visitando la rassegna, potranno accostarsi a luoghi, oggetti, storie e documenti che possano avvicinarli sempre di più al fascino spesso nascosto dei nostri teatri: spazi vivi, vitali, pulsanti, luoghi ricchi di storia e di arte che rievocano musicisti o compositori pugliesi conosciuti a livello internazionale, allo scopo di documentare questo inestimabile patrimonio della comunità, pugliese ed italiana, con un suo innegabile ruolo di attrattività e sviluppo per il nostro territorio.

    Un ruolo della cui importanza sono convinti ed attivi sostenitori il Comune di Monopoli, il Sindaco e l’Assessorato alla Cultura, che hanno voluto cogliere questa occasione di dialogo per riproporre all’attenzione della comunità il tema degli spazi teatrali della città ed per Monopoli ed in particolare quello di un Teatro storico, il Radar, che deve trovare spazio nel sentire comune e nelle istanze della città per un recupero non più rinviabile.          


             Comunic’Arteventi
             Associazione Culturale


    A Monopoli  un suggestivo itinerario attraverso i Teatri storici pugliesi

    La Mostra sui teatri pugliesi, che abbiamo promosso con particolare convinzione, realizzata in collaborazione con l’Associazione Comunic’Arteventi, è una proposta che abbiamo ritenuto molto interessante perché ripercorre la storia dei più importanti teatri storici pugliesi: il Castello di Monopoli che apre i suoi spazi a questi temi diviene, dunque, luogo della memoria e del ricordo di un importante settore aspetto della cultura pugliese: un ideale palcoscenico che, con orgoglio, accoglie nelle sale del maniero brani importanti delle tradizioni e della storia che fanno parte della nostra identità.
    Abbiamo voluto cogliere questa occasione per uscire da spazi di dialogo o di testimonianze che guardano solo alla città di Monopoli per diventare, invece, protagonisti di un’azione promozionale più ampia che coinvolge l’intera Puglia con quei tesori ora vitali, talvolta scomparsi, in alcuni casi abbandonati che sono i nostri Teatri: luoghi della memoria che hanno reso la nostra terra nota in tutto il mondo.
    Teatri che, negli ultimi centocinquant’anni, sono stati la struttura portante del “palcoscenico Puglia”, accogliendo e proponendo grandi spettacoli, famosi compositori, celebri musicisti, artisti di levatura internazionale nel grande contenitore rappresentato da un circuito formato non solo dai teatri più noti e importanti di Bari o di Lecce, ma anche da quelli non meno suggestivi di San Severo, Gallipoli, Foggia, Lucera, Barletta, Mola ed altri ancora che in questa Mostra vengono ricordati.
    Luoghi di cultura e vetrina della società che in questo percorso, articolato con cura e originalità da Michela Tocci, vengono portati alla ribalta con l’orgoglio di dare un contributo alla valorizzazione del passato e delle tradizioni delle nostre città e del nostro territorio.
    L’auspicio è che  siano numerosi i giovani, gli studenti, i cittadini, i turisti che si lasceranno guidare in questo viaggio attraverso i più bei teatri pugliesi, ricordando anche i musicisti
    più celebri ai quali alcuni teatri sono intitolati, musicisti che qui sono nati ma che hanno raggiunto il successo anche all’estero.
    Una scelta, quella di ospitare la Mostra, legata anche alla solida tradizione musicale della città: dalla significativa presenza del fiammingo Jachet de Berchem in età vicereale, all’aver dato i natali a compositori come Giacomo Insanguine o Orazio Fiume, alla presenza di strutture teatrali, alla istituzione del Conservatorio Nino Rota.
    Ma la partecipazione attiva del Comune di Monopoli a questa iniziativa vuole essere anche l’espressione di un’azione di marketing territoriale legata al fatto che la nostra città è al centro di itinerari turistici di rilievo nazionale ed anche internazionale.
    Ecco l’idea di una Mostra dedicata non solo a Monopoli ma a tutta la Puglia, creando una sempre stimolante interazione ed un ideale dialogo culturale fra importanti aree della nostra regione, con l’unica finalità di favorire – aprendo alcuni spazi cittadini – la valorizzazione del nostro passato, della nostra storia, dei beni artistici ed architettonici del nostro territorio quale migliore rappresentazione delle straordinarie potenzialità del territorio.
    Non nascondiamo anche l’intenzione, attraverso questa iniziativa, di voler lanciare un messaggio forte per ricordare il nostro Cinema - Teatro Radar e la necessità di recuperare uno spazio naturalmente destinato alle più vivaci ed attuali  forme teatrali e dello spettacolo dal vivo.
    Un progetto che caparbiamente intendiamo rilanciare, portando all’attenzione dei centri decisionali regionali e nazionali l’irrinunciabile esigenza di una comunità che sempre più diviene comprensorio di molte realtà.
    Parliamo di una popolazione di oltre 60.000 unità per Monopoli, che nel periodo estivo diviene bacino di attrattività per oltre 200.000 persone che gravitano in un comprensorio il cui baricentro è Monopoli; una comunità che attende da anni di ritrovare gli spazi destinati alla propria crescita spirituale e culturale.
    Un’operazione, anche questa, di “rilancio territoriale” che non può prescindere dall’intento sempre per noi essenziale, di coniugare i beni e le ricchezze culturali con lo sviluppo economico delle nostre città: sia dunque, questa Mostra, un’ulteriore occasione di attrazione e conoscenza per i numerosi visitatori e turisti che, ormai quotidianamente, scoprono i nostri tesori, troppo spesso ancora nascosti.

      
    L’Assessore alla Cultura Elio Orciuolo
     Il Sindaco Emilio Romani

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