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BI/positivo
Mostra degli artisti Oronzo Liuzzi e Rossana Bucci
dal 29 novembre 2014 al 20 dicembre 2014 Galleria SpazioSei
Via S. Anna, 6 - Monopoli (BA)
Info: 080.802903/339.6162515 e-mail spaziosemonopoli@gmail.com
Orario galleria: da martedì a sabato, ore 17.30 - 20.30
![](/Portals/0/News/Eventi/2014/Spaziosei_liuzzi-bucci.jpg)
Sabato 29 novembre 2014, alle ore 19.00, presso la Galleria SpazioSei di Monopoli, via S. Anna 6, sarinaugurata la mostra BI/positivo di Oronzo Liuzzi e Rossana Bucci a cura di Lucia Anelli e Mina Tarantino.
Progressione e contaminazione fino ad una graduale e ben meditata dissolvenza. Il lavoro dell’artista coratino Oronzo Liuzzi, in sinergico accoppiamento creativo con l’allieva Rossana Bucci, appare quanto mai controcorrente e, per i più radicali, impenetrabile. Eppure, rispetto ad un solipsistico lavoro di contrazione sul sé, l’artista pugliese procede in coppia, concettualmente e pragmaticamente, a metà strada tra sperimentazione sociale e necessità salvifica.
Liuzzi procede nel suo lavoro oltre i limiti del collettivo apprezzamento, inneggiando all’estetica del dubbio, della confusione prolifica che conduce alle scissione e all’annientamento, prodromi di una risalita vigorosa. Bypassando l’inetta casualità, l’artista sfida i luoghi comuni e lancia messaggi di speranza, alla ricerca della condivisione di quell’assoluto poetico scovato tra i doveri quotidiani. Oronzo Liuzzi prende per mano l’arte, riunisce logos, corpo e spirito. Semplicemente ascoltando e meditando. Un cortocircuito di interferenze che approda naturalmente a questa diluizione nell’altro, che da doppio assorbe l’essenza e annienta le differenze. Liuzzi e Bucci lavorano insieme oramai da diverso tempo, conducendo all’unisono una ricerca pura ed essenziale.
Liuzzi indaga cosa c’è oltre la paura, il mito, il timore di non essere e il fascino di competere, nonostante tutto. Bucci afferra il passato e misura il presente con le sue scatole memoriali e istintive, che custodiscono tutto il sapore della terra, della tradizione, di un genuino intimismo che raccoglie frammenti esistenziali, assemblati e rivissuti attraverso un vitalismo cromatico. Ossessioni e mitomanie, speranze e attese. La sensibilità dell’artista si percepisce in ogni progetto, oggetto o manipolazione. Nei lavori dei due artisti, una tensione onirica galleggia tra libera ispirazione e universalmente attendibile, ancorata all’ingenua quotidianità, agli affetti presenti e passati, al desiderio. Nei lavori di Bucci, soprattutto, la lacerazione è sempre accompagnata da una sorta di compensazione emotiva, fatta di recuperi o semplicemente citazioni affettive. La stratificazione oggettuale è spesso ridondante, a tratti ossessiva, e procede dal grado zero fino ad una saturazione dello spazio” (estratto del testo critico di Lucia Anelli).
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