CHIARA LUBICH – Nata a Trento il 22 gennaio 1920, è stata la fondatrice e prima presidente del Movimento dei Focolari che ha come obiettivo l'unità fra i popoli, la fraternità universale.
Il padre, per le sue idee socialiste, perse il lavoro di tipografo e tutta la famiglia fu costretta a vivere anni di estrema povertà. Sin da giovanissima, Chiara diede lezioni private. Per mantenersi e pagarsi le spese universitarie (si iscrisse a filosofia a Venezia), insegnò alla scuola elementare del paesino di Castello, in Val di Sole.
Il 7 dicembre 1943, si consacrò con voti privati a Dio, scegliendolo come il "Tutto" della sua vita. È l'atto di nascita dell'Opera di Maria, movimento ecclesiale meglio conosciuto come dei Focolari. Nel 1948 incontrò al parlamento lo scrittore, giornalista e deputato democristiano Igino Giordani, da lei poi ribattezzato Foco, ritenuto cofondatore del movimento per il suo contributo all'incarnazione nel sociale della spiritualità dell'unità.
Dopo i tragici fatti della rivoluzione ungherese del 1956, raccolse l'appello di papa Pio XII, che chiedeva che il nome di Dio ritornasse «nelle piazze, nelle case, nelle fabbriche, nelle scuole», facendo nascere i Volontari di Dio, laici che si impegnano a vivere in modo radicale la spiritualità evangelica dell'unità, mirando ad emulare nel nostro secolo la vita dei primi cristiani. Nel 1962, papa Giovanni XXIII diede la prima approvazione al movimento; tuttavia gli statuti vennero approvati solo nel 1990 da papa Giovanni Paolo II. Contestualmente all'approvazione degli statuti, l'ordine otteneva dal papa il raro privilegio di poter essere perpetuato, in futuro, sempre da una donna.
Nel 1964 fondò la cittadella di Loppiano nelle colline del Valdarno, presso Firenze, prima di una serie di cittadelle in vari paesi del mondo. Tali comunità vivono la spiritualità dell'unità in tutti i momenti della vita. Nel 1966 diede vita al Movimento Gen (Generazione Nuova), rivolto ai giovani.
È morta il 18 marzo 2008. Al suo funerale parteciparono migliaia di persone. Papa Benedetto XVI fece giungere per l'occasione un suo messaggio, in cui afferma che la Lubich era una donna in piena sintonia col pensiero dei papi, che talvolta riusciva ad intuire ed attuare in anticipo.