Potenziamento dell’ufficio tributi e riscossioni, innalzamento delle tariffe a copertura dei servizi a domanda individuale, rafforzamento delle politiche economiche di gestione del patrimonio, ristrutturazione degli immobili inutilizzati, introduzione di nuove entrate e regolamentazione delle entrate da sponsorizzazione, riduzione di spese improduttive, riorganizzazione del trasporto scolastico, riduzione del  fitti passivi, estinzione anticipata dei prestiti, introduzione di penalità a carico dei dirigenti nel caso di eccessivi risparmi di spesa rispetto agli stanziamenti proposti e ampliamento delle aree di parcheggio a pagamento. Sono alcuni degli interventi (pari ad un miglioramento del saldo finanziario di € 2.840.000) e individuati dal Piano di revisione della spesa per il triennio 2014 – 2016 approvato dalla Giunta Comunale nella seduta del 9 maggio scorso.

 

SITUAZIONE GENERALE – Nel corso del 2013 l’equilibrio di bilancio è stato raggiunto sulla base di un elevato utilizzo di entrate straordinarie (circa 1 milione e mezzo di euro) e, in particolare, utilizzando una quota degli oneri di urbanizzazione. Mentre le entrate tributarie si sono ridotte dell’11% (nonostante l’incremento delle tariffe e la non variazione delle aliquote IMU), le entrate extratributarie non hanno subito una grande variazione, sia con riguardo al gettito sia con riferimento all’impianto tariffario. Si è però avuta una riduzione del tasso di copertura dei servizi a domanda individuale, sia per l’incremento delle spese sia per effetto della flessione delle entrate. Per il patrimonio comunale, sebbene vi sia stato un incremento degli introiti, resta basso il tasso di redditività, per l’esistenza di un considerevole numero di immobili inutilizzati da ristrutturare. 

 

SPESE CORRENTI E CONTENIMENTO - L’incremento complessivo di circa 1 milione di euro è dovuto principalmente all’influenza del tasso di inflazione programmata sulle spese per prestazioni di servizi e all’aumento degli oneri straordinari della gestione corrente. L’obiettivo è di ridurre l’utilizzo del cartaceo sviluppando l’uso delle modalità web nell’interazione con i cittadini e nello svolgimento delle proprie attività (evitando l’uso di carta nella corrispondenza tra uffici) e di contenere le spese per fonia e dati. Altresì, occorrerà evitare l’eccessiva parcellizzazione delle procedure di acquisto e le eccessive economie di spesa. E per la pubblica illuminazione è possibile conseguire rilevanti risparmi sostituendo le tecnologie in uso e programmando con maggiore efficienza gli orari di servizio.

FITTI PASSIVI – Se si allocassero gli uffici comunali delle aree II, III e IV presso immobili comunali, il risparmio annuo supererebbe la quota di 174 mila euro. Ma se si provvedesse ad adibire immobili comunali inutilizzati a sede di archivio di deposito, il risparmio salirebbe a 324 mila euro. Stessa cosa dicasi per il deposito del patrimonio librario della biblioteca nelle more del completamento dei lavori.

 

L’INDEBITAMENTO - È praticamente scomparso dal bilancio. Il debito residuo alla data del 31/12/2013 non supera la soglia di 23 milioni di euro, mentre la rata annua a rimborso dei prestiti ammonta a quasi 2,5 milioni di euro. Occorre proseguire la politica di estinzione anticipata dei prestiti avviata negli anni scorsi.