COMUNICATO STAMPA N.1788
13 gennaio 2014
Ancelle del Santuario, «servizi per la collettività» Il Sindaco di Monopoli sulla rimozione del vincolo di inalienabilità
Il Sindaco di Monopoli, Emilio Romani, interviene nel dibattito riguardante la rimozione del vincolo di inalienabilità all’immobile di proprietà dell’Istituto delle Ancelle del Santuario. «In merito ad alcune notizie apparse su alcuni organi di stampa, mi preme precisare che l’Avvocatura comunale ha sottolineato la criticità della norma di cui all’art. 1379 del codice civile, secondo la quale il vincolo di inalienabilità non può essere assoluto ma deve essere limitato nel tempo, sottolinea Romani. Che rileva: «Tralasciando ogni forma di strumentalizzazione politica della vicenda, è opportuno evidenziare che la rimozione del vincolo di alienabilità così come disposta dalla delibera n° 51/2013 mira a riportare nell’alveo della trasparenza e della piena legittimità le pattuizioni contrattuali intercorse. Così facendo l’area e l’intero quartiere manterranno tutti quei servizi utili alla collettività. Tutto ciò nel rispetto sia delle previsioni del Pug che degli intendimenti del Consiglio Comunale del 1954, il quale più che trarre un profitto, intendeva destinare quell’immobile a servizi di utilità sociale, seppur rigorosamente predeterminati secondo i dettami della Società dell’epoca». «Occorre inoltre considerare che l’Istituto delle Ancelle del Santuario ha comunque rispettato le condizioni poste nel contratto dell’epoca costruendo l’edificio con propri oneri e spese ed entro i tempi stabiliti, svolgendo attività scolastiche ed educative per quasi 60 anni, fino a quando, non certo per sua colpa, si è trovato nell’impossibilità di sostenere i costi di gestione e di manutenzione. Pertanto, al di là dell’esito incerto del giudizio in corso, si è ritenuto che la soluzione anacronistica di costringere l’Istituto al mantenimento di un immobile deperito non sarebbe in linea con le esigenze ed i bisogni attuali della collettività, che potranno essere soddisfatti soltanto consentendo al legittimo proprietario dell’immobile la vendita e la conseguente destinazione a servizi di pubblica utilità», conclude il Sindaco. ![](/Portals/0/News/Comunicati/FirmaSito.jpg) |