Con sentenza del 5 ottobre scorso il giudice del Tribunale di Bari, dott. Giuseppe Rana, ha rigettato il ricorso dell’Aimeri Ambiente nei confronti del Comune di Monopoli e Milano Assicurazioni, condannando l’azienda al pagamento delle spese di procedura di € 2.500,00 (oltre Iva e Cap). Nel ricorso l’Ameri Ambiente aveva sostenuto di essere debitrice nei confronti dell’ente comunale ritenendo infondate le pretese economiche, rivendicando la risoluzione contrattuale per inadempimento e affermava di avere diritto a un rilevante credito insoddisfatto. Inoltre, secondo l’azienda il Comune di Monopoli non avrebbe avuto alcun titolo per escutere la polizza fideiussoria rilasciata dalla Milano Assicurazioni.

 

Il giudice ha, invece, ritenuto che nel caso specifico «manca la prova documentale dell’adempimento» e della «illegittimità della risoluzione contrattuale comminata dal Comune di Monopoli e delle sue pretese creditorie» poiché l’accettazione della proroga dell’avvio del servizio a regime (richiesta dall’azienda) era subordinata all’esame di documenti giustificativi che l’Aimeri avrebbe dovuto esibire. Il giudice rileva che il Comune di Monopoli ha preso atto della «mancata giustificazione della proroga dell’avvio del servizio, ma anche di altri e più gravi inadempimenti, tra cui la tardiva acquisizione da parte della ditta appaltatrice dei mezzi industriali». Inoltre, sottolinea che «il mancato pagamento dei dipendenti e il conseguente sciopero dei medesimi» avvalorano «la convinzione che l’Aimeri non aveva la capacità né la possibilità di onorare il contratto».

 

Per quanto riguarda la polizza fideiussoria il giudice ha riconosciuto che «era stata attivata espressamente a titolo di cauzione per l’anticipata risoluzione del contratto» e «che sarebbe stata incamerata per intero in caso di risoluzione anticipata». Pertanto, salvo ricorsi, sulla base di quanto disposto il Comune di Monopoli potrà chiedere l’escussione della stessa per l’importo di € 3.107.407,13 (pari al 5% del costo dell’opera).

 

Infine, per il giudice i crediti vantati dall’Aimeri sono «tutti da dimostrare in sede di merito e comunque da porre in relazione ai maggiori danni che, una volta incamerata la cauzione, il Comune potrà vantare».