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Nel contesto degli eventi del Programma INTERREG Greece-Italy: Talking Lands, dei Comuni partners di Fasano, Grottaglie e Monopoli, sviluppato dai rispettivi Presìdi del libro, a Grottaglie lo scorso 3 aprile, sul tema “Gastrode’sign” si è svolto un incontro tra gli allievi delle classi terze dei corsi: “A – design”, “B- grafica” e “C – pittorica” del Liceo Artistico “V. Calò” di Grottaglie, accompagnati dai loro docenti: Prof.ssa Maria Teresa Greco e Prof. Franco Quaranta e il gruppo dei creativi di USOPPOSTO, lo studio grafico che lavora per la “composizione di un linguaggio visivo ispirato alla cultura locale”: Alessandro Santoro, Dario Miale e Pierfrancesco Annicchiarico.
Oggetto dell’incontro il volume "La Puglia in un piatto. Gastrode'sign", di USOPPOSTO, Schena Ed, 2011 che, a Parigi, nella cornice del teatro Folies Bergère, nel marzo 2012 si è aggiudicato il secondo posto nella classifica del “Gourmand International Cookbook Awards”, premio assegnato da un comitato di noti gastronomi e professionisti del mondo editoriale del settore.
L’incontro è stato preceduto da un laboratorio di lettura sviluppato dai due docenti nelle classi sul volume precedentemente fornito dal Presidio del libro.
La Puglia in un piatto è un libro di 176 pagine che raccoglie 60 ricette della tradizione gastronomica pugliese accompagnate da altrettante interpretazioni grafiche raffigurate su piatti in ceramica; suddiviso in 7 capitoli che descrivono il menù abituale del mangiare in Puglia: pasta, carne, pesce, ortaggi, cucina campestre, prodotti da forno e dolci.
Il progetto grafico propone una lettura a pagine affiancate: lo stretto rapporto che unisce immagine illustrata e ricetta fotografata, così da comporre un quadro visivo contestualizzato. I testi delle ricette sono supportati da elementi grafici estrapolati dalle illustrazioni principali a cui si può attribuire una funzione di marchi veri e propri da abbinare ai contenuti gastronomici descritti.
A fare da appendice al libro un glossario dei termini dialettali usati per descrivere le ricette, ma anche per conoscere qualcosa in più della cultura pugliese attraverso aneddoti e racconti. Inoltre, per gli appassionati di enogastonomia, una sezione sapientemente curata viene dedicata agli abbinamenti di ogni piatto con i vini di espressione pugliese più appropriati.
Gastrode’sign, è commistione di discipline: gastronomia e design appunto, che USOPPOSTO ha esplorato cercando di estendere il concetto di cibo ad un’esperienza sensoriale più ampia capace di andare oltre la semplice ricetta; ma design è anche lo specifico riferimento al supporto utilizzato per le illustrazioni, è cioè i piatti in ceramica.
USOPPOSTO interviene per rielaborare la tradizione ceramica pugliese, tipica soprattutto della città di Grottaglie, operando una sorta di upgrade stilistico applicato a contenuti e decorazioni.
Un linguaggio di stringente matrice POP, volutamente alterato da influenze multimediali, con costanti riferimenti al mondo di internet, che ha portato in determinati casi ad attingere materiale visivo e testuale.
Il lavoro dei docenti condotto nei gruppi di lettura è stato particolarmente fertile: nel corso dell’incontro preceduti da una attenta introduzione del Prof. Quaranta, tanti alunni sono intervenuti con osservazioni, domande e proposte instaurando subito con i giovani autori di USOPPOSTO un feeling particolarmente fluido, tanto da far dire ad Alessandro Santoro: “nel contesto più idoneo e davanti ad una platea attenta ed interessata dei ragazzi del liceo artistico, è stata la miglior risposta all'impegno profuso in questa avventura editoriale dallo studio Usopposto. L'interpretazione "altra", fornita dal libro riguardo ad un modo differente di comunicare una parte della cultura pugliese, è stata percepita pienamente dagli allievi presenti, a dimostrazione del fatto che l'uso del linguaggio, quando esso viene attualizzato e reso "contemporaneo", è in grado di interessare anche quei target apparentemente lontani dagli argomenti trattati.
Gli alunni sono stati infine stimolati a servirsi del patrimonio e delle peculiarità che esso esprime, per utilizzarlo al fine di creare nuove opportunità di crescita in un territorio che ha bisogno della cultura per trasformarla in leva di sviluppo e lavoro, facendo divenire il territorio stesso attore principale del tessuto sociale ed economico della nostra terra.” |
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