Presentazione del volume “Gocce di memoria e pillole di saggezza per la governance delle Polizie Locali” di Antonio Cavallo, già Comandante della PM di Bari, Francesco Cacucci Editore
"Ogni Ufficiale, Vice Comandante e Comandante, dice Cavallo, dovrebbe tenerlo sulla propria scrivania come vangelo, Codice etico deontologico e guida tecnico-professionale della Categoria: Manuale di principi direttivi e consigli pratici per tendere ad un’arte del ‘ buon comando’, ad una gestione il più possibile moderna ed efficiente della propria struttura operativa."
Chiude così, Antonio Cavallo, il suo lungo e fortunato ciclo di esperienze vissute ‘in divisa’, tra Vigili e Cittadini, ricavandone un Testo Unico, destinato a rimanere negli Annali della PM.
Antonio, Archivista di Stato, abbandona ben presto le ricerche storiche nazionali, per darsi, anima e corpo, ad una vita dinamica e pragmatica sul piano di risultati immediati e comparabili per l’effettivo sviluppo professionale dei propri collaboratori e per il più amorevole progresso della sua nobile Città di Bari, che lo ha adottato.
L’originale iniziativa di pubblicare alcuni dei suoi Editoriali, scritti da direttore- formatore di tante nuove coscienze professionali, si compone di due parti distinte: nella prima viene affrontato il periodo ‘risorgimentale’ della Vigilanza Urbana, che, attraverso una intelligente mediazione politico- sindacale- categoriale, autentico compromesso storico, assurge a nuova struttura di polizia di base; nella seconda si evidenzia il suo stato di stallo e di crisi per diventare una moderna polizia locale, di respiro europeo, ancora sospesa nel limbo delle indecisioni ideologiche e di una disastrata politica di disinteresse nazionale.
Gli oltre 150 Editoriali contenuti nel libro, autentici capitoli antologici di una lunga carriera vissuta più in mezzo alla gente che a tavolino, parlano delle vicende più significative di questo fondamentale settore comunale, esaltandone virtù e criticandone degenerazioni, affrontando, con una visione d’insieme l’intero spaccato della complessa galassia dei Corpi di PM: dalla necessità delle PR ai migliori rapporti con la Stampa, dalle tecniche di organizzazione alla metodologia della selezione del personale, dalla grotta ideale di Platone alla luce della logica aristotelica del ‘buon senso’, dalla formazione a quella dell’aggiornamento professionale, dal momento deontologico- professionale a quello morale- comportamentale, dalla responsabilità dei Comandanti – dirigenti, nuove figure professionali, alla loro eccellenza, dalla materiale adorazione del lucro e del ‘ vil denaro’ all’uccisione della fiducia e del ‘bene pubblico’, dal recupero del senso del dovere alla salvifica bonifica morale, dalla identità e dignità categoriale al messaggio ecologico dei problemi dell’ambiente, dallo spoil system allo sbandamento dei valori professionali e spirituali, dalla depenalizzazione alla devolution, dall’integrazione europea alla cultura della legalità, da sua Maestà il Cittadino all’arroganza autoritaria, dal cinismo utilitaristico del tirar ognuno per sé allo spirito di coesione, dall’asprezza dell’odio alla benevolenza dei rapporti amicali e di colleganza, dal tourbillon corruttivo, male assoluto, a quello di etica pubblica , dalla cultura dell’informazione a quella della comunicazione sociale, dall’imperativo categorico kantiano allo scivolamento della società liquida, dallo sfrenato individualismo all’associativismo umanistico ed allo spirito patriottico mazziniano, dai monitoraggi professionali alle aspettative meritocratiche, dai Corpi tecnologici ai problemi della solidarietà , della sussidiarietà, e sociali (mobbing), dagli arroccamenti sindacali alle recite fallimentari dei politici incapaci di attualizzare il nostro Ordinamento giuridico, dal fallimento delle riforme Bassanini al refrain di diga contro il malcostume, dai ritardi del passato alle speranze dell’avvenire.
C’è di tutto nelle 400 pagine dell’opera di Cavallo, collegate al link Ancupm, affrescate sempre dall’esempio personale come risorsa taumaturgica della passione per la sua creatura “polizia municipale, presupposto e fonte di crescita civile ed evoluzione dal basso, in attesa di una generale rigenerazione categoriale e di rinascita economica, culturale e morale del Paese.
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